Lavaggio ad ultrasuoni ad acqua > Impianti automatici

Gli impianti di lavaggio automatici sono composti da una serie di vasche di trattamento, che in base al tipo di risultato che si vuole ottenere, vengono definite per numero, dimensioni, tipologia di trattamento e accessori.

Impianto Automatico LTA 800-4 TR150



Fase di lavaggio

La prima operazione in un impianto modulare è la fase di sgrassaggio che solitamente avviene con un trattamento ad ultrasuoni o con un lavaggio idrocinetico (spruzzatura ad alta pressione in immersione), oppure combinando insieme le due tipologie di lavaggio.
La funzione dell’ultrasuono è unica, si utilizza in tutti i settori per l’asportazione di contaminanti difficili (olii, grassi, paste di pulitura, residui di lappatura o burattatura), valido per tutti i tipi di metallo (anche preziosi) e materiali plastici.
Lo scopo del lavaggio idrocinetico, viene sfruttato su particolari da trattare dalla forma molto complessa, con nicchie, fori ciechi e/o passanti sporchi di olio e con presenza di trucioli.
Le vasche con possibilità di svuotamento (valvola automatica sul fondo), permettono di effettuare anche il lavaggio a spruzzi (cesto non immerso), facilitando l’evaquazione del residuo tolto dai pezzi lavati, limitando il pericolo di trascinamenti.
A questo tipo di vasche (ultrasuoni ed idrocinetica) si applica la vasca tampone, che permette la separazione dell’olio presente nella soluzione di lavaggio ed aumenta il volume del bagno senza aumentare la dimensioni delle vasche.

Le sezioni di lavaggio possono essere dotate di svariate tipologie di accessori;

fondo inclinato o diamantato;
insonorizzazione;
Fig.2: Agitazione in vasca motorizzata
rotazione cesti in vasca (Fig.1);
Agitazione cesti in vasca (Fig.2; Fig.3);
Coperchi automatici;
Riempimento vasche automatico;
Pompa dosa detergente;
Sistemi di filtrazione.


Fig.1: Supporti rotazione cesto

Fig.2: Agitazione in vasca motorizzata

Fig.3: agitazione in vasca pneumatica

Fase di risciacquo

Tanto importante è la fase di lavaggio quanto lo è la fase di risciacquo, che può essere realizzata attraverso le seguenti vasche:

Vasca di risciacquo statico;
Vasca di risciacquo con ricambio d’acqua continuo;
Vasca di risciacquo a spruzzatura (anche in immersione);
Vasca di risciacquo a caldo.
Vasca di risciacquo con passivazione (per Acciai ferrosi o ghisa);


Per aumentare la qualità del risultato finale, tutte le nostre sezioni di risciacquo sono previste per essere collegate ad un impianto demineralizzatore o filtro a carboni attivi.

Fase di asciugatura

Fondamentale l’ultimo stadio, l’asciugatura.
I nostri forni di asciugatura possono lavorare fino ad una temperatura di 130-140°C, di serie vengono previsti di coperchio automatico e possono essere dotati optional per ottimizzare l’operazione (rotazione del cesto, aria compressa, filtri in aspirazione del ventilatore, abbattitore di condensa con gruppo frigo).
Il riscaldamento può essere con resistenze elettriche (nostro standard) oppure a scambiatore di calore con bruciatore a gas, a vapore o ad acqua.

Carico/scarico

Il ciclo di lavaggio inizia con il carico del cesto e termina quando il trasportatore scarica i pezzi trattati sulla postazione di scarico.
Gli impianti modulari possono essere realizzati con un'unica postazione mono-cesto di carico/scarico oppure con postazione mono-cesto di carico e scarico indipendente. Dotiamo i nostri impianti di rulliere o tappeti motorizzati, sia per la postazione di scarico che per quella di carico, per aumentare l‘autonomia di lavaggio e per diminuire la presenza da parte dell’operatore.
I nostri sistemi di movimentazione sono dotati di fotocellule di presenza cesto, finecorsa di sicurezza; possono essere anche equipaggiati con lettori di codici a barre per identificazione lotto di produzione e conseguente regolazione automatica dei parametri di lavaggio e stoccaggio delle merci.

Alcuni esempi

contatto rapido

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